Guide Zero Waste

Io studio Zero Waste

Consigli pratici per ridurre i rifiuti a scuola e all’università

Libri, penne, quaderni, evidenziatori, agende: a primo impatto ridurre gli sprechi e i rifiuti creati quando si studia può sembrare impossibile, ma in realtà basta qualche piccolo accorgimento per diventare uno studente zero waste!

Ogni persona memorizza ed impara in modo diverso e cambiare il proprio metodo di studio spesso non è facile, perciò abbiamo cercato di inserire dei consigli che potessero adattarsi a qualunque studente.

 

LE 5 R

gerarchia zero waste
La gerarchia delle “5R” per un’economia circolare (immagine di Sara Mancabelli).

Un buon modo per affrontare qualunque sfida zero waste è ripartire dalle 5 R.

Rifiutare

Rifiutare ciò che non ci serve, come ad esempio agende, penne gratuite, matite e persino le borse di tela. Prima di accettare qualcosa di gratuito bisogna porsi sempre due domande:

“posso farne a meno?”

“che fine farà questo oggetto se non lo prendo io?”

E non abbiate paura di chiedere a chi sta distribuendo questi oggetti gratuiti cosa succederà a quelli avanzati!

Ridurre

Riduci ciò di cui hai bisogno: sono davvero necessarie 3 penne nere, 4 colori di evidenziatori e un nuovo set di penne colorate all’anno?

Cerca di capire quali sono le cose che usi davvero e che effettivamente ti aiutano a studiare o prendere appunti, e poi parti da quelle nella ricerca della soluzione zero waste più adatta a te.

Riusare

Un problema comune quando ci si avvicina ad uno stile di vita più sostenibile è l’eventuale e irresistibile desiderio di buttare via tutto ciò che si possiede per sostituirlo con alternative più ecologiche (e purtroppo spesso esteticamente attraenti).

È importante ricordarsi che estendere la vita di un oggetto il più possibile è il modo migliore per evitare di creare inutilmente nuovi rifiuti. Riutilizzare tutte le penne, i quaderni e le vecchie agende che si hanno in casa è un ottimo punto di partenza, e nella gran parte dei casi aiuta anche a concederci il tempo per trovare l’alternativa perfetta per il proprio stile di vita.

Riciclare e Ridurre in compost

Una volta che un oggetto non può più essere utilizzato (se non lo si vuole tenere), è importante capire come smaltirlo nel modo migliore. L’opzione migliore è riciclarlo in modo da dare vita a nuovi oggetti, altrimenti compostare ciò che è fatto di materiali naturali per lo meno permetterà ad una parte delle risorse utilizzate nella creazione di quell’oggetto a tornare in natura.

 

LIBRI

Nella gran parte dei casi una delle fonti di rifiuti più grandi e più difficili da evitare quando si è uno studente sono i libri.

Comprare la versione ebook

I libri di testo più diffusi sono spesso disponibili anche in versione digitale, ed in alcuni casi sono le stesse Università o scuole ad avere degli accordi con le case editrici per poterne fornire una versione elettronica e gratuita agli studenti.

Studiare in modo digitale può richiedere un breve periodo di adattamento, ma permette di risparmiare soldi – gli ebook spesso costano molto meno delle versioni cartacee – e di alleggerire lo zaino. Inoltre non si rischia mai di scordarli in giro!

Prenderli in prestito dalla biblioteca

Studiare esclusivamente su uno schermo però non è adatto a tutti, inoltre spesso nelle scuole non è concesso portare un computer, perciò un’alternativa altrettanto sostenibile e ancora più economica prevede l’utilizzo delle biblioteche. Conviene sempre partire da quelle della propria scuola o università, ma in caso non abbiano ciò che ci serve vale la pena fare un tentativo nelle biblioteche pubbliche. Questo è particolarmente utile per i libri da lettura che vengono solitamente assegnati durante le vacanze agli studenti delle scuole primarie e superiori.

Comprare di seconda mano

Purtroppo con la grande varietà di corsi scolastici ed universitari esistenti in Italia, trovare i libri di testo in biblioteca spesso può risultare difficile. In questo caso la soluzione migliore è comprare di seconda mano tramite librerie, siti internet (due molto popolari sono comprovendolibri.it e libraccio.it) e studenti dell’anno precedente. Anche in caso fosse richiesta un’edizione nuova, conviene sempre parlare col proprio professore per assicurarsi che sia realmente necessaria.

 

QUADERNI

Prendere appunti al computer

Per chi ha la possibilità di usare un computer in classe, usarlo per prendere appunti è una soluzione semplice e gratuita. Un lato positivo del prendere appunti dal computer per gli studenti universitari è che si può scrivere direttamente sullo stesso file delle slides utilizzate per la lezione.

Utilizzare i quaderni fino alla fine

Con una piccola ricerca tra i propri quaderni, ci si accorgerà subito che la gran parte non sono stati finiti, anzi, spesso sono a malapena utilizzati! Fare una piccola pila di quaderni solo parzialmente usati è un ottimo modo per ricordarsi di usarli per i ripassi o altri appunti di gite e conferenze.

Farsi un quaderno con vecchi fogli

Ci sono due modi per fare un quaderno a partire da vecchi fogli, utilizzando dello spago o dei quaderni ad anelli, o rilegandoli con un filo di cotone e un ago da lana.

Per il primo sistema basterà fare i buchi a tutti i fogli che si trovano che siano usati solo da un lato, e inserirli in un quaderno ad anelli, o chiuderli con dello spago e dei nodi.

Riutilizzare fogli stampati da un lato per creare un blocco da appunti. (Immagine di Giulia Delia)

Il secondo metodo invece richiede un po’ più tempo ma è molto divertente ed è anche una buona idea per creare piccoli regali! In questo caso si può utilizzare qualunque tipo di foglio o carta, incluse buste da lettere, ritagli di giornale, fogli colorati e via dicendo. Basterà tagliare i fogli di una dimensione equivalente al doppio di quella della pagina che si vuole creare, ripiegarli a metà, mettere insieme 7-8 strati di fogli e cucirli al centro. Per fare un quaderno a più pagine si possono creare più libricini piccoli e cucirli tra loro o a un pezzo di cartone spesso.

Quaderno fatto a mano (immagine di Bianca Mularoni)

Comprare quaderni riciclati

Come fare una volta finiti tutti i fogli e i quaderni che si avevano se non si vuole usare un computer?

Una buona soluzione a minor impatto ambientale è l’acquisto di quaderni riciclati, meglio ancora se non sbiancati! Questi quaderni sono facilmente reperibili nelle cartolerie ben rifornite e solitamente costano poco di più di uno classico.

 

PENNE

Le penne sono uno di quegli oggetti che servirà sempre. Anche se si studia completamente dal computer infatti ci saranno occasioni in cui è necessario usare una penna, ad esempio durante gli esami e i compiti in classe. Purtroppo  le classiche penne in plastica non sono riciclabili, e perciò possono col passare degli anni essere una fonte di rifiuti piuttosto sostanziosa!

Penna stilografica ricaricabile

Una delle soluzioni che produce meno rifiuti è la penna stilografica con cartuccia ricaricabile. In questo tipo di penna infatti non è necessario comprare sempre nuove cartucce in plastica, ma si può acquistare una cartuccia apposita che poi viene riempita all’infinito da una boccetta di inchiostro.

Di penne stilografiche ne esistono di ogni fascia di prezzo, e spesso 20-30€ sono sufficienti per acquistare tutto il set, inoltre vale sempre la pena chiedere in famiglia se qualcuno abbia qualche vecchia penna stilografica dimenticata in soffitta!

Le penne stilografiche sono molto facili da usare, ci si abitua facilmente a tenere la punta nel verso giusto, inoltre le sbavature sono equivalenti alle penne gel. Le stilografiche con inchiostro a carbone si asciugano velocemente e sono impermeabili! Inoltre non è necessario applicare la pressione che si applica tipicamente con le penne biro, perciò si evitano anche fastidiosi dolori alle mani.

 

Penna stilografica con cartuccia ricaricabile
(Immagine di Bianca Mularoni)

Penna biro ricaricabile

Per coloro che però non riescono proprio ad usare una stilografica esiste un’altra soluzione ecologica, le penne biro ricaricabili. In questo caso sarà però necessario comprare le ricariche, che possono costare 3€ l’una se acquistate individualmente e meno di 1€ l’una quando comprate in grandi quantità.

Malgrado le ricariche per queste penne non siano solitamente riciclabili, la riduzione dei rifiuti è comunque assicurata, in quanto l’involucro della penna vero e proprio viene riutilizzato all’infinito.

Penna biro ricaricabile
(Immagine di Bianca Mularoni)

Penne riciclate o (parzialmente) compostabili

Un’altra possibile soluzione sono le penne usa e getta fatte in materiali riciclati o con l’involucro esterno fatto con plastiche compostabili, basta ricordarsi di separare le varie parti prima di smaltirli. Questo tipo di penne sta diventando sempre più comune e viene prodotto anche dai grandi marchi, le penne riciclabili e compostabili hanno un prezzo equiparabile a quello delle classiche penne in plastica non richiedendo dunque nessun tipo di investimento iniziale.

 

MATITE

Le matite sono uno dei pochi casi in cui la soluzione riutilizzabile in realtà crea più rifiuti di quella usa e getta, difatti sia le stesse matite meccaniche che le mine per ricaricarle sono confezionate nella plastica. Dato che anche nelle matite in legno la grafite va buttata nel secco residuo, quali possono essere delle soluzioni più sostenibili?

Matite in carta/legno riciclato

Le matite in legno o carta riciclata sono una buona soluzione, poiché evitano l’impiego di legno vergine. Malgrado queste matite possano essere più rare di quelle classiche, il loro costo solitamente è comparabile a quello di una matita ordinaria.

Matite da piantare

Un’altra soluzione nata negli ultimi anni sono le matite da piantare, ovvero delle matite che da un lato hanno un involucro compostabile con dei semi. Secondo i produttori di queste matite a fine vita basterà metterle in un vaso con della terra e annaffiarle per vedere la pianta germogliare. Uno degli aspetti che rende questo tipo di matita più sostenibile è l’idea che le risorse utilizzate per produrla rimangano in circolo grazie alla nascita di una nuova pianta.

 

EVIDENZIATORI

Malgrado gli evidenziatori sembrino uno di quegli oggetti irrinunciabili per uno studente, sono in realtà facilmente sostituibili!

Matita evidenziatore
(Immagine di Morgane Santamarianova)
Matita evidenziatore in uso
(Immagine di Valeria Viero)

 

Matita evidenziatore

Oltre alla semplice matita o matite colorate, esistono le matite evidenziatore, ovvero dei matitoni con gli stessi colori brillanti dei classici evidenziatori a pennarello. Questa è forse una delle alternative ecologiche più semplici e riuscite: non solo le matite evidenziatori costano e funzionano bene quanto i pennarelli equivalenti, ma non sbavano né si trasferiscono, non sbiadiscono e non si corre mai il rischio di rimanere “a secco” durante una lunga sessione di ripasso!

 

TEMPERINI

Con tutte queste matite non può decisamente mancare un temperino! In questo caso purtroppo non esistono soluzioni completamente riciclabili, perciò la soluzione migliore è investire in un buon temperino duraturo e fatto senza componenti in plastica.

 

GOMMA DA CANCELLARE

Una soluzione più naturale sarebbe la gomma in caucciù puro. È importante però verificare con il proprio comune se possa andare nell’umido o meno.

 

AGENDA

Le possibili soluzioni per le agende sono simili a quelle dei quaderni.

Agenda in carta riciclata

Una soluzione semplice è l’agenda in carta riciclata, preferendo quelle con copertina in cartone in modo da poterla riciclare interamente.

 

Il sistema “Bullet Journal” su un quaderno riutilizzato (immagine di Bianca Mularoni)

 

Bullet Journal

Un’altra soluzione sarebbe quella di seguire le tecniche del “Bullet Journal” ideate da Ryder Carroll, che perciò permettono di riutilizzare un qualunque quaderno (anche uno fatto con carta riutilizzata) al posto della classica agenda. Su internet spesso si trovano Bullet Journal molto complessi, ricchi e che prevedono l’utilizzo di pennarelli e adesivi vari, tuttavia il sistema originario è in realtà molto minimalista e pratico e richiede solamente una penna! Se volete comunque aggiungere un po’ di colore e decorazione basterà utilizzare delle matite colorate.

Il sistema “Bullet Journal” permette di avere un’agenda più sostenibile sia perché si possono riutilizzare normali quaderni, sia perché non c’è spreco di spazi inutilizzati in quanto lo si costruisce via via intorno ai propri bisogni.

 

Bullet Journal minimalista e zero waste (Immagine di Bianca Mularoni)

 

2 thoughts on “Io studio Zero Waste”

  1. bellissimo articolo! Avrei una domanda: quale soluzione si potrebbe adottare nel caso in cui ci si volesse liberare del materiale scolastico in eccesso, magari quello che non ci serve più perchè serviva per le elementari/medie? 🙂

    1. Ciao! Perché non provi a chiedere direttamente a qualche scuola/doposcuola/oratorio/gruppo scout della tua zona? Penso che potrebbero trovare utile la tua cartoleria in eccesso 🙂

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