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Vivere Zero Waste senza negozi sfusi, è possibile?

Vivere uno stile di vita Zero Waste può essere molto divertente, ma anche davvero difficile. Viviamo in economie incentrate sulla convenienza e l’usa e getta, e perciò a volte può risultare molto faticoso o quasi impossibile eliminare i rifiuti e gli sprechi dalla propria vita. Per fortuna esistono e stanno nascendo molte realtà che cercano di fornire soluzioni semplici e pratiche per ogni ambito della propria vita, primi tra tutti i negozi sfusi, ma come fare se non ne esiste nessuno nella propria zona?

Il cibo è probabilmente una delle aree in cui si creano più rifiuti, essendo uno dei beni che consumiamo più spesso e in quantità maggiori! Quando si tratta di prodotti come borracce, vestiti, spazzolini e prodotti per l’igiene ce la si può cavare riducendo ciò di cui si ha bisogno, utilizzando ciò che si ha e acquistando usato o comprando prodotti sostenibili una tantum, anche online, ma per il cibo è necessario trovare soluzioni pratiche adatte alla vita di tutti i giorni.

Andare ai mercati locali e alimentari locali, o nei supermercati grandi

Comprare al mercato
Legumi e cereali sfusi al Mercato Esquilino a Roma (Immagine di Bianca Mularoni)

I mercati locali sono una delle cose più belle del vivere in Italia, la gran parte dei quartieri, paesi e città ne hanno almeno uno, e ci permettono di trovare prodotti buoni, spesso economici e locali, supportare piccole aziende e comprare sfuso!

Quasi tutti i mercati avranno banchi che offrono vari tipi di frutta, verdura, carne, pesce e formaggi, ed in alcuni casi anche legumi, cereali e spezie. Basterà chiedere se si possono utilizzare i propri contenitori, et voilà, il gioco è fatto!

Purtroppo però alcuni mercati aperti poche ore al giorno o solo qualche giorno alla settimana, rendendo più difficile farne affidamento, sopratutto se si ha una vita molto impegnata. In questo caso una valida alternativa possono essere i piccoli negozi locali come i fruttivendoli, i macellai e i panifici indipendenti. Se invece nei dintorni ci sono solo supermercati, non lasciatevi scoraggiare! Iniziate a guardare questi punti vendita con occhi diversi, magari scoprirete un reparto di alimenti secchi, congelati o freschi venduti sfusi! Inoltre ricordatevi di controllare sempre la sezione dei prodotti in scadenza, a prescindere dall’involucro, è meglio salvare cibo che altrimenti verrebbe sprecato.

Comprare prodotti con involucri più sostenibili

Spesa con alcuni prodotti in plastica ed altri in involucro sostenibile (Immagine di Bianca Mularoni)

Dato che non tutti i prodotti esistono in versione sfusa, sopratutto nei supermercati e negozi convenzionali, è importante parlare anche di prodotti confezionati, dato che non tutti gli imballaggi sono uguali dal punto di vista della sostenibilità!

Quando si comprano prodotti confezionati è importante dare priorità a materiali facilmente riutilizzabili, come i barattoli di vetro, o completamente riciclabili come il metallo (riciclabile all’infinito) e la carta. Cercare di stare alla larga da prodotti con involucri composti da materiali misti, dato che sono più difficilmente riciclabili e, se riciclati, richiedono più risorse, e dalla plastica vergine, che a sua volta può essere difficile da riciclare.

Un altro materiale che si sta diffondendo ultimamente è la bioplastica, che a sua volta può essere molto complessa da smaltire, ed è comunque un materiale monouso (ricordiamoci che ridurre in compost è l’ultima delle 5 R!). Potete trovare più informazioni al riguardo in questo articolo sui sacchetti dell’ortofrutta.

Comprare in grandi quantità

Pasta comprata in pacchi da 5kg l’uno (Immagine di Bianca Mularoni)

Per i prodotti che non si riescono a trovare sfusi o con imballaggi a minore impatto, una buona soluzione può essere comprare in grandi quantità, o da soli, se ne si ha la necessità, o tramite dei gruppi di acquisto collettivo, come ad esempio i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) o “L’alveare che dice Si!”! Questo permetterà di risparmiare soldi e diminuire gli involucri necessari, anche se si tratta di plastica! Per esempio, un pacco di lenticchie da 5 kg avrà infatti meno plastica di 10 pacchetti da 500g.

Difatti i negozi sfusi solitamente comprano in grandi volumi, dando precedenza anche loro a materiali riutilizzabili o senza plastica, per poi rivendere al consumatore nelle quantità di cui ha bisogno.

Comprare direttamente dai produttori

Comprare dai produttori
Frutta sfusa comprata direttamente dal produttore (Immagine di Bianca Mularoni)

Se si vive in città e paesi più piccoli un’altra ottima soluzione può essere comprare direttamente dai produttori. Si potrebbe avere l’opportunità di utilizzare i propri contenitori o restituire quelli vuoti, ed inoltre aiutare l’economia locale e le piccole aziende! Questo si può fare con frutta e verdura, uova, formaggi e altri prodotti freschi ma anche prodotti di lunga durata come vino, olio e marmellate.

Comprare online

Alcuni negozi sfusi permettono di ordinare online i prodotti secchi, offrendo l’opportunità di riceverli in tutta Italia con un imballaggio minimo, e solitamente in carta e cartone (anche riciclato!). Ovviamente ordinare la spesa da un’altra città o regione ogni settimana non sarebbe molto sostenibile a causa delle emissioni necessarie per il trasporto, ma può essere un’ottima soluzione per comprare, occasionalmente, i nostri prodotti preferiti e più difficili da trovare.

In alternativa, alcuni produttori permettono permettono di ordinare cibi freschi con consegna a domicilio locale.

Approfittare di gite e viaggi

Comprare in viaggio
Spesa sfusa fatta in viaggio a Londra (Immagine di Bianca Mularoni)

Una delle cose più buffe e appaganti dello stile di vita zero waste è che ci si trova ad essere incredibilmente emozionati per le piccole cose, come portarsi il pranzo nel proprio contenitore, usare carta igienica riciclata e scoprire negozi sfusi quando si viaggia!

Viaggiare può essere quindi un’occasione per fare scorta di prodotti base, come cosmetici o prodotti alimentari secchi, che solitamente non si riescono a trovare sfusi nella propria zona: basta lasciare spazio in valigia e non esagerare!

Accettare che non si può essere perfetti!

La parte più importante di questo stile di vita, sopratutto se non si ha accesso a negozi sfusi, è ricordarsi che lo zero waste è un percorso, non un punto d’arrivo, e che perciò non implica non produrre mai alcun rifiuto, ma fare del proprio meglio per consumare in modo consapevole. Non vivendo in società basate sulle 5 R è importante dare valore ad ogni piccolo successo, invece di concentrarsi su ciò che non si può controllare. Che sia per ragioni economiche, personali, di posizione o salute (fisica e mentale), bisogna ricordarsi che le nostre scelte e azioni devono essere sostenibili non solo per l’ambiente ma anche per il nostro stile di vita.

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